mercoledì 1 dicembre 2010

Imparare il Portoghese (Brasiliano) - secondo passo - il modello figurativo

Prosegue il ciclo descrittivo di come "me sto 'mparando er Portoghese" senza fare il cosiddetto scaricatore di porto (il famoso scaricatore di porto portoghese).

Secondo Passo: il modello figurativo

Una cosa che successivamente ho cercato di fare, successivamente al corso, è stata quella di associare all'immagini degli oggetti, la parola in Portoghese. Quando penso ad una cosa, solitamente prima c'è un'immagine che precede la parola. Io personalmente lo chiamo modello figurativo e lo associo alle immagini stereotipate che più o meno tutti abbiamo quando si parla di qualcosa (fonte di tanti fraintendimenti e altrettante battute e barzellette). Quando una persona dice per esempio "casa", quasi tutti ci immaginiamo la casetta quadrata con il tetto triangolare rosso, una porta, due o più finestre, albero al fianco e prato. Qualcuno potrà metterci un camino fumante, le tende alle finestre e una o più persone fuori. Probabilmente perché questa è la casa che si disegna da bambini e quella che si stampa nella testa. Perfetto, basta saperlo. E' difficile che ci venga in mente il progetto di un ingegnere con la vista in 3D sezionata, impianto elettrico e idraulico con tutte le quote. Oppure la pianta vista dall'alto con muri e mobili. Già però il fatto di saperlo, infatti, ci permette di scardinare questa cosa (di qui le barzellette basate anche sul pensiero laterale)

Ecco, se dicendo una parola si associa una figura, mi viene facile pensare, appunto che alla figura sia associata una parola e, quando si vede la figura o si pensa a quella figura per poter conversare, di conseguenza di troverà la parola associata. L'idea di fondo è questa.

Nella pratica, già osservando le diapositive e leggendo/ascoltando le parole in LiveMocha.com (di cui al post precedente) più o meno avviene questo. Il passaggio successivo è stato quello di aggiungere il nuovo termine al mio personale "modello figurativo" di riferimento. Tante già si assomigliano (nella fattispecie proprio la parola casa!), altre no. Se poi a questo si associa anche il suono il gioco è fatto. Con poco sforzo è possibile cominciare ad avere il proprio archivio di parole.

A che serve? Proprio a nulla se poi non lo si usa. E' un po' come la diavolina per accendere il fuoco. Si comincia a dire qualche parola, ma poi c'è bisogno di qualche struttura portante per poter andare avanti. L'importante però sta nel cominciare ...

Nessun commento:

Posta un commento