domenica 31 ottobre 2010

In viaggio verso Rio de Janeiro

 

BH2Rio_GMaps

Quante volte sarà capitato di impostare un percorso con Google Maps? Un sacco!
Ecco il percorso che mi aspetta. Ma non sarà in aereo (come si vede dalla mappa) e non guiderò io. Sarà un viaggio in autobus. Hehehe, sì, in autobus :-) Divertente no?

Perché?

Perché è un'occasione più unica che rara! "Toccare" tutta la strada vera e propria in un viaggio che va da capitale a capitale.

Perché non il treno?

Perché per chi ancora non lo sa, i treni non sono molto diffusi qua in Brasile. E' stato proprio uno dei punti da sviluppare durante le elezioni. Non è che non siano in grado di averne, è che se non ho capito male, ci sono stati un po' di intrallazzi per mantenere il trasporto terrestre via autobus e, col passare del tempo e per via delle dimensioni del paese, si è arrivati direttamente agli aerei.
C'è qualche metropolitana, ma fa tragitti brevi. Beh, comunque l'esperienza dell'autobus è un'esperienza che consiglio proprio! Attenzione! Non sono gli autobus a cui siamo abituati dai viaggi di istruzione a scuola o visti alle iene che portano in Est Europa!!!!

Util_ClasicoLa compagnia con la quale ho viaggiato è la Util. E l'autobus che ho preso è proprio quello Clássico, la fascia più "bassa". Invito a vedere gli altri autobus della flotta.
Già a partire dal Clássico, comunque, ci sono un sacco di comfort come sedile più largo, reclinabile, aria condizionata (piazzata su "freddo polare d'inverno" - 22°C che però sono stati percepiti come 18 da chi, come me, aveva maglietta e pantaloncini corti!).

Il viaggio è durato 7 ore, con partenza a 00.30 e arrivo alle 7.30 alla stazione di Rio de Janeiro. Un paio di stop al confine ed un altro che non ho capito perché in fase di dormiveglia. Una sosta di 20 minuti verso le 3.30 in una specie di Autogrill e poi dritti fino al mattino :-)

Non è lontanissimo, sono circa 450 Km di strada ben asfaltata e perfettamente percorribile. Unico neo del mio viaggio è che è stato di notte. Il buio è proprio buio e, non essendoci stata la luna piena, non ho potuto vedere nulla fino alle 5.30/6.00 del mattino. Peccato. Solo nell'ultima ora di viaggio ho visto un paesaggio a dir poco fantastico! Fiumi che saltellano in mezzo ad una vegetazione assolutamente variegata. Ogni tanto qualche casa, qualche campo con qualche animale al pascolo, montagne e colline che nascondono, visto da una prospettiva insolita, ora il Pão de Açúcar, ora il Corcovado. Realizzo di essere vicino alla meta per queste due indicazioni a me assolutamente familiari (naso che si allunga ...) e, ma solo per verifica di quanto già stessi pensando, dopo aver controllato l'ora :-)

Un viaggio che va fatto. Certe volte per la fretta di arrivare in un posto, secondo me, si perde di vista proprio il percorso.

Purtroppo, non avendo batterie infinite sul cellulare, sono riuscito a catturare solo una parte del percorso con il mio fantastico Sport Tracker. Ecco il link al file GPX con tutte le caratteristiche di viaggio (velocità, altitudine, ecc.) per chi volesse divertirsi a dare un'occhiata.

mercoledì 27 ottobre 2010

Ascoltare la radio

Prima di partire, chiesi il nome di una radio brasiliana, così da poter cominciare ad ascoltare un po' la parlata brasiliana appunto. Questo, durante il brevissimo periodo di studio via internet, mi avrebbe dovuto mettere in condizioni per lo meno di capire meglio quando qualcuno mi parla. E così è stato.

Mi è stata consigliata BH FM, la radio di Belo Horizonte. Frizzante, simpatica, con un sacco di canzoni Brasiliane e qualche canzone internazionale (leggi americana). Secondo me ha un po' l'impostazione di RDS, solo che anzichè canzoni italiane, trasmette canzoni brasiliane. Per le altre è uguale. Mi piace, sono entrato un po' nel ritmo del palinsesto, ascolto volentieri le canzoni e, per qualcuna, a forza di ascoltarla, riconosco anche alcune parole ed un po' il senso del testo. Riesco a riconoscere i vari momenti (pubblicità, meteo, telegiornale, dj che parla di un argomento, ecc.). Tutte cose semplici, ma non così immediate, specialmente se non consoci la lingua ed il format.

C'è da dire che le 5 ore di fuso orario (in Italia c'era l'ora legale mentre in Brasile l'ora solare) mi facevano un po' sorridere quando, dopo pranzo (ore 13.00 circa) sentivo il Dj che dava il buongiorno a Belo Horizonte a tutta voce (ore 8.00). Io stavo cominciando la digestione e lì dovevano ancora fare colazione! Un primo punto di contatto era stato stabilito con l'altra parte del mondo! Cose impensabili solo 30 anni fa! Vabbeh.

Fin qui tutto bene :-)

Una volta attraversato l'oceano e scavallato l'equatore, quando ho cominciato a raccontare che prima di partire ascoltavo BH FM, la gente rispondeva con una risata più o meno vistosa. Perché? Perché a Belo Horizonte, BH FM è considerata una radio non tanto buona! Troppa musica sertaneja, che sarebbe il corrispondente della nostra musica popolare flokloristica. Le risate che mi facevo anche io! Ma scusa, ho chiesto un consiglio su una radio e mi è arrivato un consiglio di questo tipo!!! :-) Devo aver contattato a suo tempo uno sfegatato di canti folkloristici!

Poi il pensiero. Bisogna sempre soffermarsi un po', è come bere un caffè (di quello Brasiliano che dura un'ora però)!
Cosa si intende per folkloristico? E' come da noi. Da noi come? E dove? Non è tutta uguale. Mmmmmm penso che la risata non sia poi così scontata :-)
In effetti per me sono sonorità completamente differenti! E' un po' come qua che si imparano i testi di Tiziano Ferro a memoria. In Italia non è considerato molto (ma anche questa affermazione potrebbe non essere corretta).

Per iniziare ecco un link a quello che è considerato il nuovo idolo della musica sertaneja Brasiliana: Luan Santana.
Come per il nostro Tiziano Ferro, se se ne parla in giro sembra essere mediocre, se si guardano le persone ai concerti, sembra proprio un grande cantante.

Di seguito invece metto un filmato dell'ultimo pezzo proprio di Luan Santana. A me non sembra per niente male!
Ovviamente la canzone è al secondo posto nella radio BH FM ed il filmato qui sotto è stato visto solo 1.560.000 volte circa :-)

Luan Santana - Adrenalina

Di seguito eccone un altro di Michel Teló - Fugidinha (3° posto in classifica), visto "solo" 10.330.000 volte.

Michel Teló - Fugidinha

Comunque, per chi non volesse ascoltare BH FM ce ne sono tante altre.
Le prime sono da GloboRadio, che ne raggruppa alcune. Altre che ho sentito sono Extra FM e Liberdade FM.
Qui mettono FM perchè se non ho capito male ci sono anche radio in AM. Addirittura la stessa radio ha sia FM che AM con due palinsesti differenti!

giovedì 21 ottobre 2010

Il Buteco

da Wikipedia (in BR o EN). Ecco un estratto in EN:

Boteco ("bo-tech-ko"), or Botequim ("bo-tech-kym") / Butiquim ("boo-tee-kym") are terms derived from the Portuguese of Portugal "botica", (cognate with Castilian Spanish "bodega") which derives from the Greek "Apotheke", which means storage, grocery store or where goods were sold by retail.

Belo Horizonte è la città definita dal New York Times "La città dove tutto il mondo è un bar". E, ripetendo quanto scritto su Wikipedia a proposito del turismo: "... È la città brasiliana con la più grande concentrazione di bar ...".

Perfetto :-) Non sono un tipo da bar e dove mi trovo? Nella patria del bar. Ironico.
In realtà, dopo aver fatto una doverosa visita, non è proprio un bar come lo si potrebbe intendere in Italia. E' un locale con tavolini e sedie solitamente fuori, ma anche dentro. Si serve principalmente birra (l'unica bibita bevuta praticamente - sia da uomini che da donne senza particolare distinzione) tenuta in frigoriferi con temperatura in bella mostra da -3,1 a -5,2 circa (dipende dal frigo, dal contenuto e dal locale - attenzione che la temperatura della birra FA' LA DIFFERENZA del locale) e servita con porta bottiglia per mantenerla fresca più a lungo.

Fin qua, nulla di particolarmente strano.

La cosa che trovo divertente, perché non usuale in Italia, è il fatto che in più vengono preparati piatti a base di carne come spiedini di pollo, tacchino o maiale, patatine fritte ma anche insalata e piatti diversi come spaghetti aglio e olio, ecc.
Immancabile il Churrasco che è proprio questa carne alla griglia. Ottima! E' come andare ad una grigliata ogni volta. E qui è comune come potrebbe esserlo le patatine fritte (quelle confezionate!). Anche dopo il calcetto, ho sentito raccontare, la gente si ferma a fare quattro chiacchere, magari si beve una birra, si fa un churraschino e poi torna a casa! Incredibile quanto divertente. :-)

Consiglio di visitare il sito web di questo buteco: Ponto do Espetinho che è molto carino. Tra i link c'è anche il menu (Cardápio) e la galleria fotografica che mostra proprio come è (differente dalla foto iniziale :-).
A quanto ho sentito dire, il vero buteco ha sedie e tavolini in plastica fuori. Quelli che mettono sedie più eleganti, rischiano di essere percepiti come troppo chic.

domenica 17 ottobre 2010

Ora legale!

Scatta con oggi l'ora legale! Come Wikipedia insegna (oltre ad averlo sentito anche qua in giro, naturalmente), con oggi si sposta l'orario dell'orologio un'ora avanti.

La differenza di ore con l'Italia diventa quindi di "sole" 4 ore e non più 5.

Ah, mi sento più vicino a casa adesso :-) hehe

sabato 16 ottobre 2010

Curiosidade 02 - il caffè brasiliano

3CuoriDifferente da come lo si beve in italia. Indubbio. Non altrettanto indubbio il fatto che sia peggiore o migliore.
Il profumo è molto simile, se non lo stesso; la polvere anche. Le marche, però, fanno la differenza. Ne ho provata una che non mi è piaciuta affatto mentre sto usando ora quella della 3 Corações che sembra essere buona.

Come si prepara? In modo differente. Per chi no lo sapesse, si fa bollire l'acqua, si mette un imbuto apposta sopra il bicchiere o caraffa, all'interno dell'imbuto va inserito un filtro di carta e la polvere di caffe, si versa l'acqua bollente sopra la polvere di caffè e si attende la "filtrazione". Zucchero q.b. e buona bevuta.

Il piacere del caffè dura di più, poichè anzichè una tazzina, si può fare di più (io personalmente mi faccio un bicchiere intero!). Anzichè un minuto, posso far durare il caffè anche 10 minuti. Naturalmente esistono anche qui un sacco di varianti. Invito a guardare la sezione ricette del sito sopraccitato: http://www.cafe3coracoes.com.br/html/content/receitas/Default.aspx

Ecco di seguito un esempio imbuto e filtro:

 

Altre immagini: http://www.google.com/images?q=cafe+filtros+papel

venerdì 15 ottobre 2010

Il tempo

Come sempre sentito, quando è inverno da noi, qui è estate e viceversa.
Per quanto ovvia e semplice come affermazione, Il vivere la situazione è una cosa che ogni giorno mi desta sorpresa :-)

Sì, è ovvio dire che ci stiamo avvicinando all'estate qui in Brasile ... se lo scrivo o lo dico, ma non è così ovvio se penso che è ottobre e che, tutto il giorno e la notte, posso tenere le finestre aperte! E non ho freddo! Anzi! Mi sembra incredibile. Ricordo che per me è la prima volta che provo una sensazione del genere. Ora proprio, mentre scrivo, sono in braghette corte, maglietta corta e infradito. Finestra aperta e sole che scalda a 30°C. All'ombra si sta bene. E' Ottobre!

Forse chi mi conosce da molto tempo si ricorda di quando anelavo ad un posto dove facesse sempre caldo e si potesse stare in maglietta praticamente tutto l'anno. E guarda un po', i casi della vita, eccomi qua.

Qualcuno potrà dire però che è estate ... quando arriverà l'inverno! Mi sono informato. In effetti arriva il periodo del grande freddo - in luglio - , qui la temperatura scende addirittura a meno di 10°C! Solo per qualche giorno, poi risale. In effetti alla radio, quando la temperatura scende sotto i 22/24 gradi, si comincia a parlare di freddo!
Lo scrivo con un po' di ironia, perché abituato ad inverni freddi (con temperature massime di 10°C e raramente sopra e minime che vanno ben sotto lo 0, qui mi sembra che sia sempre caldo!).

C'è da dire che qui non ci sono termosifoni, nè case clima, nè spesso infissi a prova di gelo. Capita quindi che quando fanno 10°, sono 10° anche dentro casa!

Museo Artes e Ofícios

Già che mi trovo dall'altra parte del mondo, rispetto a dove ho dimorato fino a ieri, in effetti, ho colto l'occasione per visitare qui a Belo Horizonte il Museo Artes e Ofícios. Ecco come si descrive:

O Museu de Artes e Ofícios – MAO – é um espaço cultural que abriga e difunde um acervo representativo do universo do trabalho, das artes e dos ofícios do Brasil. Um lugar de encontro do trabalhador consigo mesmo, com sua história e com o seu tempo.

tradotto:

Il Museo di Arti e Mestieri - MAO - è uno spazio culturale che ospita e distribuisce una collezione rappresentativa del mondo del lavoro, arti e mestieri dal Brasile. Un luogo di incontro dello stesso lavoratore, con la sua storia e il suo tempo.

Il museo raccoglie oggetti per la maggior parte del XX secolo. Non è difficile quindi trovare piatti e posate, la ricostruzione di un negozio o di una cucina o ancora di una camera da letto. Sembra di vedere il set di un film. Quello che mi viene in mente si avvicina un po' ai film con Bud Spencer e Terence Hill, anche se qui non siamo nel Far West.

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Esperienza interessante. I più cattivi potrebbero definirla una "cozzaglia di cose" visto che l'oggetto più antico risale circa al XVII secolo ed è un piccolo carro per il trasporto di legna o fieno, se paragonato ad un museo italiano o europeo, dove magari al XVII secolo risale l'oggetto più moderno! Inquadrando però un'ottica diversa, mi immagino chi, venendo qua, riesce a vedere le cose che materialmente utilizzavano i propri nonni durante il lavoro. Cose che magari hanno visto da piccoli, o sentito raccontare, in un museo. Non so, l'idea che mi viene, guardando queste cose, non è tanto lo "spessore culturale paragonato", ma la vicinanza del tempo per chi quelle cose le ha viste fino a ieri (o magari le vede ancora!). Sui televisori LCD, a 46 pollici, ci sono i filmati in alta definizione di come venivano impiegati e come si procedeva alla preparazione delle varie cose.

Consiglio vivamente la visita virtuale: http://www.eravirtual.org/mao_br_1/ dove è possibile vedere gli interni.

mercoledì 13 ottobre 2010

Belo Horizonte - 01 - prime impressioni

Piccolo scorcio della città. Bairro Grajaú.
Il primo posto in cui mi trovo a stare, qui in Brasile, è Belo Horizonte, nello stato di Minas Gerais. Il perchè è per ragioni organizzative.
BH, è bella cittadina (2.500.000 abitanti che aumentano fino a 4/5.000.000, se non ho capito male, comprendendo l'intera regione metropolitana, con tutti i lavoratori) posta a 850 m s.l.m. Ecco la pagina di BH su Wikipedia. E' grande!

E' suddivisa in Bairro, che dovrebbero essere un po' come i nostri quartieri. Dico un po' perchè se da noi è una informazione che puoi tralasciare, qua viene proprio inserito negli indirizzi e, girando per la città, si trovano i cartelli che indicano la direzione del quartiere.
L'immagine sopra, per esempio, indica un angolino di un bairro. Non è nulla di pittoresco/storico/architettonico. L'ho inserita solo per poter dare un'idea di cosa si potrebbe vedere fuori da una comunissima finestra. Qua si alternano case da uno, due piani con condomini da 20/24 piani. Alcuni anche da 36!

Premetto di non essere qui da molto tempo e quindi qualche considerazione, in futuro potrà essere rivista. A dispetto di quanto abbia sentito in Italia tra amici e conoscenti, qua la situazione che mi si presenta a primo impatto è tanto differente quanto simile a noi. Stili differenti di abitazioni (tutte recintate con filo spinato e allarmi agli ingressi e, paradossalmente, nessun portoncino blindato all'ingresso di casa), quanto omologazione su gran parte dei prodotti alimentari (qua la fanno da padrona Nestlè, poi Danone per yoghurt e quant'altro, c'è la Nutella, Ferrero Rocher, tutti con prezzi più alti che da noi! - Mezzo chilo di pasta Barilla costa l'equivalente di 3,00 €).
Da una situazione familiare forse (e dico forse!) lontana da noi (ho conosciuto poche persone, ma queste poche hanno tutte o una separazione o genitori separati) ad una maggiore apertura ai rapporti sociali (ho conosciuto una ragazza che mi ha invitato al cinema con i suoi amici e poi, tutti insieme siamo andati a mangiare al fast food - tutto senza malizia o secondi fini! Non si creda a chissà che!). Ripeto, ho conosciuto poche persone fino ad ora! Sono qua da qualche giorno! E ora sto scrivendo le mie prime impressioni, non ho la presunzione di fare l'antropologo europeo :-)
Ah, un'altra cosa che ho notato è che in questo cinema, in cima ad un centro commerciale, su 10 sale, 9 film erano Americani. E i film, qui, si vedono in lingua originale con i sottotitoli. Il biglietto studenti costa 5,50 R$ (< 2,50 €), uno normale 11,00 R$ (< 5,00 €) e fanno overbooking! Infatti abbiamo guardato il film seduti sugli scalini perchè era tutto occupato :-D

sabato 9 ottobre 2010

Curiosidade 01 - Velocità dell'aereo

A quanto dovrebbe viaggiare l'aereo per non vedere mai la luce del sole?

Questa era la domanda che mi venne in mente sull'aereo mentre viaggiavo da Milano a Lisbona. Partito all'alba alle ore 6.30, sono arrivato un paio d'ore più tardi con il sole già alto.

Beh, non è che ne sappia poi molto. Ho preso un paio di informazioni da Wikipedia.
Premesso che sicuramente qualcuno avrà già pubblicato questo conto, sinceramente non sapevo cosa scrivere per cercarlo.

Contando che la Terra impiega 24 ore a girare su se stessa, ho idea che, l'intera circonferenza sia percorsa in quel tempo. Non sono capace di fare conti tanto complicati, quindi prenderò la circonferenza indicata su Wikipedia alla pagina http://it.wikipedia.org/wiki/Raggio_terrestre e cioè 40.075 Km.
Come raggio, prenderò il raggio quadratico medio, trovato sempre nella stessa pagina: 6372,795477598 Km, centimetro più, centimetro meno. Già calcolando la circonferenza con il raggio quadratico medio vengon fuori 40.041 Km circa anzichè 40.075. Vabbeh.

Contanto che l'aereo si trovava a 11 Km di altezza, questo va ad aggiungersi al raggio quadratico medio: 6383,795477598. Per comodità di calcolo arrotondo. La velocità non mi serve precisissima, è solo per avere un'idea. Prendo quindi come raggio dal centro della terra al mio sedere sull'aereo, 6.384 Km.
Con quel raggio, la circonferenza risulta essere:

6.384 * 2 * π = 40.111,855001034480068691030717713 ≈ 40.112 Km


Ora, a quell'altezza, si dovrebbero percorrere 40.112 Km in 24h
Dividendo, molto semplicemente, il risultato è: 1.671,33 Km/h
Un bel po'! La velocità del suono, nell'aria è di 1.193,4 km/h (http://it.wikipedia.org/wiki/Velocit%C3%A0_del_suono)

Si potrebbe provare con il Tuplev Tu-160 che viaggia in regime supersonico superando anche al velocità calcolata (http://it.wikipedia.org/wiki/Tupolev_Tu-160).

venerdì 8 ottobre 2010

Centro Commerciale

Oggi tra le varie cose, ho potuto vedere come è organizzato un Centro Commerciale qui a Belo Horizonte (d'ora in poi BH).
Beh, come da noi. Nè di più nè di meno. Unica cosa i prezzi leggermente differenti. Un paio di scarpe puma costa anche 230,00 R$ (reais) che, al cambio in Euro, sono circa 99,50 €. Come da noi, sorgerà spontaneo. Peccato che chi lavori qua non guadagni 2.550,00 R$ (1.100 €), ma spesso, a quanto ho sentito, meno di mille.
Per noi non conviene comprare più di quanto non convenga in Italia. Prodotti come computer, elettronica, stessa cosa. Anche i vestiti ho notato. Cercherò meglio, magari qualche marca locale, avrà prezzi più vantaggiosi.

Grazie ad un programma di comunicazioni, mi trovo ad essere ospitato da una simpatica signora di BH, insegnante di inglese (hehe, così almeno ci capiamo un po'), la quale mi racconta un po' della città.

giovedì 7 ottobre 2010

Giorno 0 - Arrivo - 3° parte

Aereoporto di São Paulo, Brasile. 17.00 ora locale GMT -3. Atterraggio eseguito perfettamente. Nessun applauso. Mmmm ho idea che non vi sia alcun Croato ...

Un viaggio durato circa 10 ore, ad una velocità fino a 930,00 Km/h (alla faccia di tutti i limiti della Milano Venezia hihihi - in realtà poi ha rallentato anche fino  a 850, giusto per non esagerare :-) percorrendo una distanza di circa 8.000,00 Km. Altitudine media 11.596 mt e temperatura esterna di -52°C (anche qui valgono le raccomandazioni di prima).
Compagnia aerea TAP Portugal.

Durante il viaggio, e chi ha attraversato l'oceano lo saprà meglio di me, pranzo, e cena con snack, televisione di fronte agli occhi con possibilità di guardare film, ascoltare la radio, vedere i dati di viaggio, evetualmente telefonare con carta di credito e sedili recrinabili. L'aereo è molto più grande di quelli classici per andare in Inghilterra. E' ovvio, lo so, ma di quanto è più grande? Se qualcuno non l'ha mai preso, gli basti pensare che, oltre alle due file da due posti a destra e sinistra vicino ai lati, ce n'è un'altra in mezzo da quattro posti, più un altro corridoio.

10 ore di viaggio trascore anche bene. Un po' ho dormito, poi mi sono guardato Toy Story 3 in portoghese, ho mangiato - anche abbastanza bene devo dire - poi ho ascoltato musica, ho letto un po' del mio libro che mi sta accompagnando in questi giorni, ma sopratutto ero assorto nei miei pensieri, sul perchè e per come dele perchè delle cose, come chi mi conosce probabilmente saprà. Senza l'ansia di dover raggiungere una conclusione, ma contento di fare il viaggio - in tutti i sensi -.
Ecco, ci terrei a precisare per i curiosi che non conoscano il soggetto scrivente, non hanno servito sostanze stupefacenti sull'aereo, nè sono mai stato così fortunato da potermele permettere ;-P

Il viaggio non è ancora completato, manca ancora una piccola tappa.


Al Check passaporto tutto bene. Domande tipo perchè sei qua, quanto tempo vuoi stare, hai da dormire e risposte semplici come "Mah, mi trovavo a passare", "Meno di due vite, ho finito i crediti", "In teoria sì, ma se hai di meglio da offrire".
Ritiro dei bagagli, si cambia compagnia. Dalla TAP, si passa alla TAM, poco lontano ...
Alla macchinetta che guarda dentro le borse senza aprirle, il poliziotto riconosce qualcosa di sospetto. Devo aprire la borsa. Mmmmm, un bel guaio, poichè una volta aperta, non ho lucchetti per richiuderla. Tento di spiegargli che non c'è nulla dentro, che me l'hanno chiusa a Milano, che è passata al check-in di là, che è ancora integra, ma nulla. Devo aprire. Vabboh.
Apro e cosa era la cosa che tanto ha fatto insospettire i controllori? I vari medicinali presi che, visti agli infrarossi non si distinguevano per forma da un probabile esplosivo nucleare o q.cosa del genere, credo. Poco male, una volta visto, posso proseguire tranquillamente.
Vado per eseguire il check-in e, prima, mi faccio richiudere la borsa dal servizio lì presente. Non l'avessi mai fatto! Una chisura fatta qui a San Paolo è costata 15,00 €, quasi il doppio di Milano!

Aeroporto Internacional Viracopos-Campinas, Campinas - San Paolo, Brasile (http://goo.gl/maps/rEqr). Un piccolo aereoporto che però riceve aerei da oltreoceano. Piccolo perchè. E' subito spiegato. Arrivato qui, alle 17.00 ora locale, devo aspettare fino alle ore 21.33 locali prima di partire. 4 ore e mezza che, per quanto dall'altra parte del mondo, sempre 4 ore so'!
Beh, una volta eseguito il check in, ho pensato, passo subito anche al metal detector, così poi posso andare nella zona interna con tutti i negozi, ecc. (a Milano Linate era così). Niente, una volta passato il metal detector e l'analisi del bagalio a mano, solo una sala con un piccolo bar ed una piccola libreria. Per il resto sedie ed i bagni.
Caspita, 4 ore da passare così!

Vabbeh, dato che lo sconforto è una perdita di tempo, prima, già che ci sono, vado al bagno. Prima cosa da fare, una volta scavallato l'equatore, è verificare se l'acqua nel lavandino, quando scende, gira al contrario ... Ed è stato così! Sì, gira proprio al contrario! Poi mi informerò su Wikipedia e scoprirò che è una bufala (http://it.wikipedia.org/wiki/Forza_di_Coriolis#Effetto_sugli_scarichi_dei_lavandini). Uffa.

4 ore e mezza sembrano non passare mai, un tempo interminabile. Non posso nemmeno guardare la televisione e le informazioni di volo ...
Leggo, poi gironzolo un po', non prendo nulla da mangiare! E via. Sono sveglio e mi sento bene. Strano, non sto accusando il jet leg.

Arrivano finalmente le 21.30. Sto per partire! Prenderò l'aereo che mi porta a destinazione! Sì! Eccomi! ... Sì. Eccomi! ... Sì, eccomi. ... Hei, eccomi! ... Ritardo.
Senza alcuna spiegazione un ritardo di 40 minuti. Uffa.

Salgo sull'aereo, mi accomodo e cerco subito di prendere sonno. Fuori comincia a piovere, prevedo turbolenze.
Decollo e viaggio sono piuttosto movimentati, come volevasi dimostrare. E' un po' come camminare su una strada acciottolata ... solo che sotto di te ci sono 10 Km di vuoto! Vabbeh, mi faccio assalire dalla stanchezza e dormo più o meno tutto il tempo, sai com'è, il jet leg :-)
Arriviamo, atterriamo sempre su questa strada acciottolata e finalmente si arriva all'aereoporto. A prendermi un amico.

Arrivo a Belo Horizonte alle ore 23.10 del giorno 7 ottobre 2010.
Partito 21 ore + 5 fusi orario prima, ho trascorso la giornata più lunga di tutta la mia vita :-)
Beh, una figata, lasciatemelo dire. Ora so cosa realmente volessero dire tutte le persone che mi hanno raccontato del loro viaggio in America, nord o sud che sia!

D'ora in poi, il resto sarà storia ...

Giorno 0 - Viaggio - 2° parte

Lisbona. 8.30 ora locale. Atterraggi perfetto. La comunità di Croati che sedevano dietro applaude.

E' stato un bel viaggio, per essere solo l'inizio. Non potevo cominciare subito con un traversata oceanica.
Interessante notare l'altitudine di media: 11.000 metri circa e la temperatura esterna: -51° C ... meglio non fare il tamarro con il braccio fuori dal finestrino qui.

Una cosa che ho notato, essendo partito di mattina, che l'alba ci ha seguito. In effetti, viaggiando più o meno a 750/800 Km/h e verso Ovest, il sole lo si è visto sorgere più lentamente. Ci ha comunque raggiunti.
Nel non sapere cosa fare, tanto per cambiare, mi viene voglia di calcolare a che velocità si dovrebbe andare per beccare sempre lo stesso grado di luce. Non ho a portata di mano il computer, è la testa per farlo quindi tengo il pensiero per più avanti.

10.10 ora locale, gate per l'imbarco x San Paolo. Molto interessante la scansione elettronica del passaporto. Poso quella strana pagina semiplastificata sulla macchinetta e zac mi riconosce, poi, davanti ad una telecamerina viene eseguito il riconoscimento facciale. A questo punto Matrix sa che sono passato di lì.
10.25 ora locale, inizio coda. Per arrivarci ho fatto i chilometri. Questa volta, per fortuna, i bagagli se ne andavano in giro con la compagnia in automatico.
11.00 ora locale, salgo sull'aereo. Detta così non sono nulla 35 minuti di coda, in piedi, a procedere piano piano.
11.25 ora locale, partenza. He he he. Ci si vede dall'altra parte dell'equatore :-)

Giorno 0 - Partenza - 1° parte

Oggi sarà il giorno più lungo della mia vita.
Levata alle 2.30. Sì, è presto, l'aereo è alle 6.30, lo so. Ma dato che non faccio tutti i giorni queste cose, meglio aspettare due o tre ore che arrivare con l'ansia di essere in ritardo. E poi ho così tanti pensieri a tenermi compagnia che ci vorrebbero più di 24 ore per poterli solo accennare tutti ...

Colazione gentilmente offerta dall'hotel, taxi alle ore 3.15 - non offerto - e arrivo all'aereporto Milano Linate poco dopo.
Attesa. Tutto riposa. Al check in poche persone. Saremo in 20 in tutto l'aereoporto (con il carrellino, questa volta, è molto meglio girovagare in giro). Alle 4.00 il camion che rifornisce il bar.
Avendo borsoni e non valige, ho il problema di come chiuderli. Sapevo dell'esistenza delle macchinette che incellofanano le borse, ma, lì vicino, nessuno. Non sapendo cosa fare, tra un pensiero e l'altro, chiamo il numero verde.
Gentilmente la signorina mi dice che lo "sportello" apre un'ora prima del primo aereo e chiude mezz'ora dopo l'ultimo aereo in elenco. Ottimo. Aspetto.
Aprono il check in e comincia la coda. Io devo ancora incellofanare le borse. Aspetto.
Finalmente aprono i punti per sta cosa qua e "preservatizzo" tutte e due le borse. Ora sono verdi fosforescenti. Mi dico che si vedrebbero da terra come le luci dell'aereo, se non fosse che sono dentro.
Mi metto a fare la coda al ceck in alle ore 4.45. Intorno a me una compagnia di Croati o Slavi, credo. Vedo tra di loro movimenti e intese di sguardi. Poi battute, poi spostamenti. Pur non essendo italiani, mi passano davanti in più d'uno. A fianco all'unico check-in TAM aperto fino a quel momento ne apre un altro ed io ... che sono italiano, vado come per chiedere informazioni. Bom, ceck-in fatto alle ore 5.25.
Subito vado a mettermi in coda per l'imbarco. Anche lì attesa per il metal detector. La compagnia di persone precedentemente descritta si deve aspettare e ricomporre. Ergo attendono fuori.

Ore 5.45 - Metal detector
Ore 6.00 - Salito sull'atubus che porta all'aereo
Ore 6.20 - Salito a bordo dell'aereo
Ore 6.36 - Partenza, come da tabella di marcia. - Destinazione Lisbona, Portogallo (GMT 0.00 +1h legale)

FINE PRIMA PARTE - Fino ad ora si è fatto riferimento all'ora Italiana, legale (GMT +1.00 + 1h legale)

Successivamente si farà sempre riferimento all'ora locale.

mercoledì 6 ottobre 2010

Giorno -1 - Avvicinamento

Primo avvicinamento alla meta.
Partenza con il treno da casa e arrivo a Milano. Domani prenderò l'aereo alle 6 e mezza di mattina. Dormirò in un hotel questa notte.
Le valige sono piccole, sì, ma dense di cose. Peso totale sui 35 Kg più il bagaglio a mano. Sembra un calvario. Solo la discesa dal treno e l'arrivo all'ingresso della stazione bastano per spaccarmi una spalla. Sono fuori allenamento. Come sempre.

Da qui le comiche. Arrivo alla fermata del tram di fronte alla stazione dopo aver attraversato tutta la piazza, non riesco a trovare dove vendono i biglietti. Chiedo ad un ragazzo. Mi dice che è sotto, dove c'è la metropolitana. Riattraverso la piazza, scendo nella metropolitana, chiedo informazioni in un bar che stava chiudendo, mi dice di scendere ancora, arrivo al tabacchino, c'è una comitiva di turisti stranieri ... sembrano parlare fra loro, mi giro verso lo sportello ma a quel punto un paio di italiani (hehe) mi passano davanti e chiedono i biglietti, I turisti sembrano aver finito di parlare e pare vogliano fare i biglietti. A questo punto, italiano anche io, passo davanti a loro e faccio il mio biglietto. Riprendo armi e bagagli, risalgo le scale della metro, riattraverso la piazza e vado alla fermata del tram. Ora so cosa significa essere TANTO sovrappeso. Non reggono le caviglie!

Gentilmente l'autista mi indica dove scendere. Arrivo in albergo. Uff...

Tempo di farmi una doccia, guardare un po' di televisione, leggere un paio di capitoli del libro che mi sta tenendo compagnia in questi giorni e poi a dormire. Domani levataccia!
Sveglia puntata alle 2.30 di notte.

martedì 5 ottobre 2010

Giorno -2 - Preparazione

Mancano meno di 48 ore alla partenza. Non sembra vero :-)
Preparazione in corso di tutti i bagagli, configurazione dei sistemi (PC e cellulare), preparazione dei documenti e quant'altro.
Naturalmente, in perfetta coerenza con ogni legge di Murphy, le valige sono sempre troppo piccole rispetto a quello che ci si "deve" infilare dentro e di qui l'eterno gioco a Tetris che dal virtuale delle sale giochi, passa al reale della vita quotidiana.
Sempre sullo stesso filone, il PC con Win Seven installato sembra non voler partire e, in accordo con Bill&Ball
(Bill Gates e Steve Ballmer, leggi Microsoft) continua ad eseguire aggiornamenti su aggiornamenti. Probabilmente anche lui sta prendendo le medicine per il viaggio come ho fatto io oggi :-)

Vabbeh, vediamo cosa succederà!

venerdì 1 ottobre 2010

Post via e-mail da PC

Questo dovrebbe essere il secondo post.
Sto a invià via e-mail sto messàgge da postazione PC fixa de casa. In effetti non so se si nota che sono comodamente seduto.
In allegato immagine relativa alla sedia in questione (directly from IKEA.it's site).
Beijos
--
Mirko Lamberti  

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Primo post!

Questo è il primo post.
Visto che solitamente non si leggono mai i primi posts a meno che uno non vada a cercarli apposta (in effetti non è che prima nascono i visitatori e poi il blog!), questo ed i successivi, saranno alcuni post di prova.

Questo lo sto pubblicano direttamente dal PC collegato a internetti.
Poi ho visto che ci sarà la possibilità di inviare tramite e-mail le cose o anche da cellulitico. Vabbeh, proviamo.

Abraços :-)