lunedì 22 novembre 2010

10 secondi per cambiare umore

Oggi, sono riuscito a fare più di una cosa. Comincio a cavarmela con il portoghese (anche se tanto è il linguaggio non verbale che aiuta!).

Mi siedo di fronte al ragazzo che aiutai l'altro giorno in matematica (a fare le tabelline) e scopro che ha preso un buon voto della verifica di matematica. Purtroppo non si può dire lo stesso di Portoghese. A fianco a me si siede un'altra ragazzina che, tristezza infinita, non sa ancora leggere ... ed ha 10 anni presto. Il brutto è che ogni mio sforzo per motivarla o tentare di farla leggere viene rigettato come rifiuto. Quasi la stessi offendendo.

Ho portato il frisbee che, dopo un timido tentativo di aggiustarlo, sta continuando a rompersi.

Vado nell'ufficio della madre superiore per copiare sul suo computer le fotografie dell'uscita all'Ilha Fiscal e, mi viene chiesto di cambiare il monitor. Due dei nuovi ragazzi sono lì vicino e vorrebbero giocare a qualche videogioco in internet. Sposto il tavolo per togliere i cavi dal PC e dalla corrente e sento uno dei due ragazzi fare una battuta all'altro. Ci dò poco conto, anche perché non riesco a capire molto. Di lì a pochi secondi, i due hanno iniziato a litigare e darsele di santa ragione. Dopo un paio di colpi ben assestati tra loro, la madre superiore porta fuori il primo ed io fermo l'altro che nel frattempo stava tirando qualunque cosa gli passasse per le mani. Nel giro di 10 secondi, si è scatenato un litigio per colpa di una battuta. Ora capisco cosa si intende quando a questi ragazzi vengono "rotti" i limiti del rispetto. Il tutto si risolve con una telefonata all'altra casa e domani il primo attaccabrighe non sarà portato qua. Almeno fin quando non avrà imparato a comportarsi correttamente.

10 secondi, nemmeno il tempo di capire cosa si siano detti i due.

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