mercoledì 24 novembre 2010

La Favela

http://it.wikipedia.org/wiki/Favela

Con il termine favela (in portoghese; al plurale: favelas) si indicano le baraccopoli brasiliane, costruite generalmente alla periferia delle maggiori città. Le abitazioni sono costruite con diversi materiali, da semplici mattoni a scarti recuperati dall'immondizia e molto spesso le coperture sono in Eternit. Problemi comuni in questi quartieri sono il degrado, la criminalità diffusa e gravi problemi di igiene pubblica dovuti alla mancanza di idonei sistemi di fognatura e acqua potabile. Sebbene le più famose fra esse siano localizzate nei sobborghi di Rio de Janeiro, vi sono favelas in tutte le principali città del paese.

Favela Rio das Pedras (vedi sulla mappa)

Come al solito, in questo blog, non voglio spiegare nulla, poichè le informazioni sono già presenti in rete e credo siano anche più accreditate. Mi limito a raccontare alcune impressioni e un po' quello che ho sentito dalle persone che incontro di giorno in giorno.

A vederle sono un agglomerato di case, una sopra l'altra, disposte proprio intorno alla città senza un ordine logico. La cosa che le fa saltare proprio all'occhio è il fatto che principalmente non hanno intonaco. Si vedono quindi questo muro di mattoni con qualche colonna portante in cemento armato e basta. Sono un numero esorbitante (vedi grafico preso dalla versione in Portoghese - dati del 2000), più di 500. Anche solo prendendo l'autobus per andare da qualche parte, inevitabilmente ci si passa davanti o comunque si vede sullo sfondo.

Sulle sue origini rimando alla spiegazione di Wikipedia (riguardo ai soldati tornati dalla guerra di Canudos in Bahia e che non ricevettero dallo stato alloggio e si videro quindi costretti a rifugiarsi sulle colline). Altro motivo di espansione è stato quello del boom edilizio negli anni 70 che vide un grande movimento migratorio interno (dagli stati del nord, nord-est a Rio).

Altra storia che ho sentito, riguarda gli schiavi, che lavoravano come domestici presso i loro "padroni" e che, ad un certo punto sono stati "liberati". Senza soldi e senza un tetto sotto il quale dormire, però, si sono visti costretti a trovare riparo su questi "morri".

Generalmente le case vengono costruite a piccoli pezzi, quando si ha un po' di materiale o un po' di soldi per comprare qualcosa si va avanti con la costruzione. Non credo vi siano molti ingegneri lì intorno, quindi ecco come mai sono praticamente una sopra l'altra. Chi vive all'interno di una favela non paga le tasse. In qualche modo si riesce ad avere la corrente, così anche l'acqua ed i vari servizi base. Non è un grande vantaggio, se si pensa poi alle condizioni dell'ambiente.

C'è però da dire che, i più invidiosi fanno notare che sulle colline si gode di un panorama molto più bello che in città (e per alcuni punti che ho visto il panorama è davvero mozzafiato!) e, cosa che probabilmente non si sentirà dire attraverso i canali ufficiali, ci sono persone anche benestanti, che comprano una casa in favela per poter spostare la residenza e non pagare le tasse. Non so poi se fanno accertamenti o meno!

Vero è che un ambiente così, dove un sacco di gente povera o che comunque fa lavori che non gli permettono uno stato sociale più elevato vi abita, è sicuramente terreno fertile per la criminalità. Se poi si aggiunge che, a quanto ho capito, per parecchi anni il comune di Rio non se ne è mai occupato realmente, gli ingredienti ci sono tutti.

Personalmente osservo queste favelas con grande rispetto, vedendo anche i bambini che giungono al centro e che giocano e studiano lì dopo scuola.
Certo è che fanno da monito a chiunque le guardi. Qualsiasi "malessere dei ricchi" perde di importanza.

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