giovedì 11 novembre 2010

La grammatica Portoghese

Oggi all'associazione Amar mi hanno prestato un paio di libri di grammatica.
Il primo è un testo scolastico rivolto ai ragazzi dell'8° ano fundamental (la nostra 3° media se non sbaglio) mentre l'altro è per i ragazzi che si preparano all'esame d'ingresso alle superiori. Eccoli qua:

libro_Portoghese1   libro_Portoghese2

Giustamente, per farmi un po' male, ho cominciato dal secondo (quello a destra per l'università)

Le prime impressioni sono che, come giustamente si è sempre sentito dire, la grammatica è molto simile alla nostra. Il difficile, di un'affermazione come questa è che quando quando due cose sono simili è più faticoso ricordare le differenze ... proprio perché sono simili! Ecco perché nel giro di pochi giorni già sapevo salutare e chiedere come va, dopo qualche settimana riuscivo a comprendere un semplice discorso a me rivolto da un adulto e, ancora oggi, non comprendo affatto i ragazzini che parlano a tutta velocità e tra di loro!

Sì, alcune o tante parole sono simili! Alcune però :-)

Ecco di seguito un paio di differenze che ho notato:

La prima. Le regole di accentuazione. E' una vera giungla! Oltre ai normali accenti che più o meno siamo abituati a vedere (poco usato l'accento grave, rispetto a quello acuto) ecco alcune parole, tanto per gradire un po' con relativa traduzione:

música --> musica
lâmpada --> lampada
gramática --> grammatica
preposição / preposições --> preposizione/i
Ciência --> Scienza

Volutamente ho messo parole che assomigliano molto anche alla lingua italiana, giusto per comprendere che praticamente tutte le parole prendono l'accento. Si salvano le parossitone, ovvero le parole con accento sulla penultima sillaba (che, generalmente è tonica). Più o meno come l'italiano. Alcuni accenti di questi non ci sono in italiano. E' anche vero che sul vocabolario vengono riportati tutti.
Ecco le regole di accentazione grafica su Wikipedia. E' altresì interessante notare come per queste regole non vi sia una traduzione in italiano ...

La seconda. I tempi verbali (es.: modo indicativo). Me ne manca uno.
Nel modo indicativo ci sono (con relativa corrispondenza):

presente --> presente
pretérito imperfeito --> imperfetto
pretérito perfeito --> passato remoto
pretérito mais-que-perfeito --> trapassato prossimo (che prende l'ausiliare)
futuro do presente --> futuro semplice
futuro do pretérito --> futuro anteriore

Il passato prossimo si forma come in italiano con l'ausiliario al presente indicativo ed il verbo al participio (es.: ho scritto) mentre il trapassato remoto, proprio non l'ho trovato (ausiliario al passato remoto + verbo al participio)! Mi manca proprio. Magari ho visto male. Ricontrollerò.

Ultima nota, gli ausiliari sono 4 anzichè 2:

ser --> essere
estar --> essere (nel senso di stare)
ter --> avere (nel senso di tenere)
haver --> avere

Ulteriori dettagli sulla lingua portoghese su Wikipedia.
Simpatico no?

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